02-11-2022 Roger e l'arte
Ormai da un po' di tempo, anche i più ottimisti
avevano capito che l'esibizione alla Lever Cup sarebbe stata l'ultima di Roger
Federer. Per quanto riguarda il circuito più importante,
dopo gli ultimi rinvii vedi Wimbledon, US Open e soprattutto Basilea, il suo
torneo di casa, si aspettava solo l'ufficializzazione. Finisce così la carriera
agonistica di uno dei più grandi, se non il più grande tennista di sempre. Quello
che ha incarnato la sportività, l'eleganza, il talento e naturalmente la
tenacia per vincere così tanti tornei. Parlando d'arte e di Roger abbiamo uno stupendo
selfie tra lui ed il nostro Franco Previtali. Da qui l’aggancio al concorso
fotografico "TCS in the World" che relazioniamo come promesso in un precedente
articolo. I nostri sodali si sono impegnati a fornirci in
grande quantità e qualità, materiale fotografico. Naturalmente la sezione
personaggi importanti se l’aggiudica la foto sopra citata. Essa va ad oscurare
il grande lavoro di Serena Tonon e Silver Cincinelli i quali hanno incontrato
un gran numero di ex e attuali campioni. Altra categoria premiata è stata quella della
foto acquisita con più fatica. Grande sofferenza per Monica Fanzago portare la nostra maglia ai
meno 17 gradi del circolo polare artico a Rovaniemi ma poi la
scelta è caduta sul Vulcano islandese su cui Renato Zegna è riuscito a scattare
l'eruzione da poco iniziata “Lo scorrere normale della natura sembra sospeso
sopra il riflesso delle luci del vulcano, il rosso pervade la foto in modo
potente, accentuando l'atmosfera surreale dei piani sovrapposti. Premiata la
fatica di quasi 3 ore di camminata per raggiungere la vetta per essere presente
al risveglio della bocca di fuoco”, la motivazione. “L’immagine contiene tutti gli elementi
caratterizzanti il tema del concorso e contestualizza in maniera esplicita
questa parte di Tunisia. Notiamo il cammello, la sabbia del deserto, il mare,
la donna velata e persino i datteri sotto l’animale”, la motivazione della
categoria Luoghi e tradizioni della foto di Mara Ferrari.
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