04-04-2018 Quelli che il tennis
In un editoriale del
2015 avevamo usato lo stesso titolo per raccontare un profilo degli atleti che
si apprestavano a disputare il torneo di singolare. Oggi rispolveriamo “Quelli
che” per menzionare alcuni protagonisti del nostro mondo che non vincendo
tornei o manifestazioni vengono poco citati. Questo articolo vuole portare giustizia a quelli che preparano il dopo premiazione, il banco premi e i bouffet, la triade Mara Ferrari, Francesca Riva, Luisa Aceti, quelli che… “tagliamo gli alberi, costruiamo impianti, cantieri, coperture”, (il gruppo manutenzione pronto intervento Billy e Sergio). Quelli che il rovescio va da Dio, il diritto non sempre va dritto (Andrea Menotti), quelli che se non arbitrassero loro, nel femminile si perderebbe il punteggio (GB Cantini, Monica Fanzago). Quelli che stanno alla fotografia come Maradona sta al
calcio (Natale Bresciani), quelli che hanno appeso le scarpe al chiodo ma si
fanno sentire con idee, suggerimenti e soprattutto manicaretti (lo chef Giosuè
Carlessi) oh yeh. Quelli che la schiena (Gianni
Foglieni), quelli che passano più tempo alle grigliate che sul campo (Giovanni
Locatelli). Quelli che non vanno mai in albergo… ma in pensione (il gruppo pensionati
Renato Provenzi e Giorgio Zanoli), le sorelle“Williams” Marchetti, i fratelli “Bryan
& Bryan” Meli, i nipoti di Marino (Nico e Lara), il genero (Pietro Suma) oh
yeh. Quelli che l'età avanza… ma non mollano il tennis, il calcetto, la corsa... e le articolazioni scricchiolano (Roby Passi, Renato Zegna). Quelli che hanno vinto prima del 2000
e che non giocano più per rimanere imbattuti nel nuovo millennio (Paolo Rubbi)
oh yeh. Quelli che giocano solo
palle tese per non cambiare il nome al gruppo (Elio Colombani e le palle Tese),
quelle che fanno la hostess ma non prendono mai il volo nei tornei (Sara
Zucchetti), quelli che tengono al re, quelli che tengono all’ Asperiam, quelli
che non tengono uno scambio (quasi tutti). Quelli che usano il diritto a sventaglio… ma solo quando fa caldo. Quelli che credono tutt’ oggi che la pallina non sia rotonda perché Galileo era un eretico. Quelli che sostengono che il tennis sia come una partita a scacchi.... ma sbagliano l'apertura, sbagliano il mediogioco e perfino i finali. Quelli che ritirano personalmente
il premio alla memoria (Gianni Cavenaghi), quelli che…Federer è dentro di noi (Daniele
Traina), quelle che la Muguruza è abbastanza carina. Quelli che la pallina è
sempre fuori… ma solo per un pelo… quelli che schiacciano piano per non
disturbare l'avversario, quelli che invocano il doppio fallo… poi arrossiscono.
Quelli che il Tennis
club Spirano…oh yeh. |