01-02-2022      Prese le racchette, le spezzò, le diede ai suoi atleti e disse...


 

Terminati domenica 30 gennaio gli Australian Open più discussi  di sempre o perlomeno degli ultimi decenni.
Pur privo del numero 1 ATP lo Slam australiano è stato spettacolare e di alto livello. I commenti della critica e degli appassionati sono stati unanimi.
L'albo d'oro riporta la vittoria di Nadal. Sicuramente però verranno ricordati per la telenovela Djokovic e la sua esclusione. Essa è dovuta si alle regole imposte dal governo australiano sulle restrizioni anticovid ma soprattutto alla sua arroganza nel voler passare sopra tutte le norme che i comuni mortali rispettano o gli vengono fatte rispettare.
Libero di non vaccinarsi, il serbo ha tentato di forzare la mano mettendo in campo una squadra di avvocati sentendosi come un Dio sopra le parti e le regole.
Scoperto l’inganno di alcune dichiarazioni false, se ne è tornato a casa, meditando, forse, sulla strategia sbagliata adottata.

Non si capisce cosa gli ha portato questo modo di fare. Le regole erano chiare.
Pur riuscendo ad eluderle si sarebbe trovato contro tutti gli spettatori, i tifosi e gran parte dei colleghi tennisti. Ha detto bene Nadal, suo grande amico, che non ha voluto giudicare più di tanto il comportamento di Nole ma che gli ha fatto sapere che “le regole sono regole e vanno rispettate, se no te ne stai a casa”.

Agendo in questo modo rischia di essere visto come eroe negativo. Alcuni sponsor stanno attendendo le ripercussioni sulle vendite dei loro marchi per abbandonarlo.
Spiace parlare di questi episodi che nulla hanno a che fare con lo sport e per l’esempio negativo che non ci si aspetta da un grande campione.
Spiace anche per l’osannato Nadal (autore di un capolavoro in finale su Medvedev) che ha vinto il torneo rispettando le regole ed avrebbe meritato più risalto. Idem per il tabellone femminile, dove le luci non si sono accese per la vincitrice di casa Ashley Barty.
Da notare anche la ceca Voracova, unica non vaccinata, prontamente rispedita a casa. Sicuramente non contenta, ma senza sentirsi un Dio in terra, ritornata a casa senza scalfire la propria immagine.

Meglio tornare nel nostro piccolo circolo. Anche se in questo momento non stiamo facendo gare e tornei però le regole le stiamo facendo rispettare.

Dunque ammessi agli allenamenti solo i possessori di Green pass rafforzato.