01-08-2014 Poesia & tecnologia
Agosto, periodo di riposo, di stelle che cadono, di S
Rocco.
Il sole, i campi
da tennis scalda cocente, non ha paura di niente.
Ma verso sera attenua il suo calore e in direzione di Pognano, timidamente, va
a calare.
Il tennista, le palline fa rotolare, non vorrebbe mai
smettere di giocare.
Ma verso sera incomincia a battere la fiacca e posa,
mestamente, la racchetta nella sacca.
Questo è quanto i poeti del
Tennis Club Spirano declamano mentre aspettano di giocare.
Favoriti dal luogo mistico e
ispiratore del nostro centro sportivo, immerso nel verde della
boscaglia di
piante di robinia, profumato di tiglio e di gelsomino, intriso di
sonorità leggere di esili usignoli, con le montagne a far da perimetro
settentrionale, tramonti
che virano dal carminio al cremisi, passando dalla gamma dell’arancio
ai rossi
intensi, visioni di aurore quasi boreali di primo mattino, i nostri
atleti non
fanno solo sport: godono con tutti i sensi.
Bene la poesia, ma abbiamo uno
sguardo pronto anche al nuovo che avanza.
Grazie alla tecnologia, questo
è un periodo epocale per il tennis.
Il grande salto ci fu già
sulla fine degli anni settanta quando si videro in giro le prime racchette in
carbonio dopo che per un secolo furono usate racchette di legno.
Ora le racchette stanno
diventando intelligenti.
Si devono accendere prima di
iniziare a giocare.
Grazie al microchip
incorporato nel manico (Babolat play), esterno manico ( Zepp) o applicato al
cuore (Artengo) si possono registrare i dati di gioco del tennista. Per esempio
se si colpisce il piatto corde al centro o lateralmente, quanti diritti,
rovesci, servizi ecc si fanno in una partita, potenza, quantità, effetto.
I dati registrati dal dispositivo sono
trasmessi via bluethoot a computer o smartphone per l’analisi.
Altro “aggeggio” elettronico sul
mercato (in via di miglioramento) è un’alternativa all’occhio di falco che i
grandi tornei posseggono in virtù della grossa copertura tv che hanno sul
campo.
Basterà una fotocamera del
telefonino, in sostituzione delle molte telecamere dell’occhio di falco, per
vedere il punto d’impatto della pallina e per calcolarne la velocità.
Quando sarà sul mercato a
prezzi abbordabili, lo adotteremo anche noi e sarà la fine di molte polemiche sulla
palla fuori-palla dentro.
In questo periodo l’attività
prosegue di buona lena, anche se il piglio non è quello dei tornei. Ci si
limita ad un buon allenamento andando avanti con l’inerzia che viene dai
movimenti automatici della consuetudine.
Già partita la macchina
organizzatrice del torneo di doppio che si disputerà ad inizio settembre. Sarà
ancora un doppio giallo ed un doppio misto come l’anno scorso visto il grande
riscontro ottenuto.
Ci sarà l’opportunità di
creare, in contemporanea, un torneo di ping pong in quanto avremo un tavolo a
disposizione di atleti ed appassionati.
Iscrizioni già aperte!
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