Il circuito femminile (WTA) ha ripreso da
Palermo, quello maschile (ATP) dal torneo di Cincinnati (giocato però a New
York). Il nostro circolo inizierà i propri eventi dal
Non Stop Tennis del 6 settembre. Questo è il tennis post-Covid dove si tenta un
ritorno alla normalità anche se molte cose sono cambiate. Innanzitutto le date
(posticipate rispetto alla solita programmazione), l’assenza di pubblico (dove
solo alcuni fortunati addetti ai lavori fanno capolino dagli spalti), gli
atleti che arrivano in campo con mascherine, il forte uso di gel sanificante, la
difficoltà nell’usare spogliatoi e tante altre incombenze (molte, vere e
proprie rotture di scatole). Non facile, dunque, riprendere le attività
organizzate, avendo anche sulla testa vere e proprie spade di Damocle come l’incubo
di trovarsi dentro il torneo dei positivi. Se per i professionisti il peso economico si fa
sentire, per noi appassionati è l’amore per il tennis che ci spinge a tentare di
organizzare qualcosa, andando contro il buon senso che ci suggerisce di
starcene tranquilli e separati a casa propria. La logica ci direbbe di aspettare il vaccino ma
al tempo stesso questa scelta appare una sconfitta. Una sconfitta perché rimanendo passivi a lungo
si rischiano altri problemi. Bisogna
riprendere la normalità, produrre quel benessere fisico e interiore che dà lo
sport e soprattutto con le manifestazioni, riprendere quella socialità e il
confronto con l’amico-avversario che sono venuti meno durante il lockdown. Ci proviamo, scavalchiamo la passività, adottando
tutte le contromisure del caso. E che la buona sorte ci dia una mano! |