03-11-2014 L'insostenibile leggerezza della pallina
Quel servizio micidiale
che schizza con potenza inusuale,
sulla riga del mio rettangolo centrale,
finisce la corsa sulla mia racchetta
che con evidente, del
mio avversario, disdetta,
viene ribattuta in
maniera perfetta.
0-15
Ci riprova con un diritto arrotato,
molto laterale ed
angolato,
correndo a rete a perdifiato.
Rispondo con un
pallonetto
che lui giudica con fare circospetto,
ben dosato e con, a scavalcar, effetto.
0-30
Mi chiama a rete con palla corta,
fingendo potenza ma mettendo manomorta,
tentando una tattica
accorta,
ma io capisco tutto,
con uno scatto arrivo, sulla pallina, distrutto,
la poso nel suo campo
lasciandolo, di punti, all’asciutto.
0-40
Ora scambia da fondo campo,
tira un vincente in un
lampo,
subito dopo si accascia per un crampo.
Lo soccorro, lo rincuoro in qualche modo,
infine dal terreno lo schiodo.
Non dimostro, dentro me godo!
Game
Prosegue dopo un lungo massaggio
contesta ora, confuso, l’arbitraggio,
la racchetta cambia più di una volta,
la fascia sostituisce sulla chioma folta.
Nel cambio campo si fa una banana,
pensa così di correre come in una americana.
Ma da uno a sei il passo è breve
subisce il cappotto, come investito da uno spazzaneve.
Set
Cambia il set , cambia la partita..lui pensa.
Per ben sei giochi tutto mi riesce
lui si impegna molto ma non ottiene ricompensa
non se ne capacità, si irretisce.
Per onor di firma
prosegue nella lotta
in arrivo una nuvola nera accattivante
speranza che la
partita sia interrotta,
i sogni gli trancio con un passante.
Game, set, match.
(Cronistoria in rima di una partita giocata in grazia di
Dio.)
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