26-05-2014     Il tennista di punta è stato assassinato verso sera





Come ogni anno in contemporanea con il Roland Garros, parte il nostro torneo di singolare. Primo week end dedicato alle qualificazioni e a qualche primo turno. Già qualche sorpresa dopo le prime partite.

Subito fuori il vice presidente Provenzi, a cui non è bastata la grande esperienza per sconfiggere il ragazzo terribile Fabio Recanati. Prematura anche l’uscita di GC Radavelli per opera di un ispirato Gallian che per niente intimorito dalla prima uscita sui campi spiranesi domina l’incontro. Ad attenuante di Radavelli ricordiamo che il nostro era reduce da un’operazione al ginocchio che l’ha tenuto fuori dai campi per un intero anno. La condizione fisica precaria si è notata sul campo. Passano agevolmente lo scoglio iniziale i vari Zanotti D. Bonacina, Beneduci, Colombani. Più sudati i passaggi del turno di Ale Rizzi contro Martinetti e soprattutto di Menotti autore, con Crespi, di un’entusiasmante odissea culminata in un 7-5 al tie break del terzo set.

Nella terza giornata, per l’aperitivo serale, assaporiamo le facili vittorie di Bitto e del campione uscente Stefano Rizzi.

 A seguire la partita che ha ispirato il titolo di questo articolo, dedicato al compianto Manuel  Vasquez Montalban.

Lo scrittore di Barcellona ha scritto questo giallo-noir a tinte fosche riguardante 2 squadre calcistiche alle prese con 2 centravanti ingaggiati ( un giovane promettente e uno sul viale del tramonto) che ben si addicono all’incontro a cui ci riferiamo e ai loro protagonisti.

Serata fresca, con nuvole nere in continua circolazione, minaccianti pioggia in qualsiasi momento.

Il promettente Lodetti, parte a razzo sul 3-0 ma il leone Zegna, che non si sente affatto inferiore, riesce a rimontare con tenacia e sangue freddo vincendo il primo set.

Netta la vittoria nel secondo set di Lodetti.

Ecco che il terzo set si guadagna, grazie al continuo alternarsi del risultato e delle fasi di gioco spettacolare, la palma di miglior incontro fin qui disputato. A far la partita Zegna, ma un’ottima difesa da parte di Lodetti gli permette di gareggiare alla pari. Parecchie righe ed altrettanti nastri. Ben distribuiti in modo che nessuno ne abbia da lamentarsi.

Dopo mille vantaggi e recuperi Zegna riesce a portarsi sul 5-3. Sembra finita ma con grande sforzo, Lodetti riacciuffa per i capelli qualche punto ormai dato per perso dal pubblico e va a pareggiare.

Ancora molta suspense negli ultimi 2 games giocati sul filo del rasoio ed in apnea.

Finisce l’ossigeno di Zegna e Lodetti lo "mata" aggiudicandosi l’ultimo punto, grazie anche ad un nastro, vincendo per 3-6  6-1  7-5.

Zegna dichiara, uscendo dagli spogliatoi, di essere ormai sulle Ramblas del tramonto se non riesce più a chiudere queste gare. Dopodiché rientra mogio mogio nel suo appartamentino al Barrio Chino di Urgnano dove il fedele servo e collaboratore Biscuter gli ha preparato una leggera cena catalan-modenese a base di pepe verde, Patanegra, tapas e tigelle, innaffiate da sangria galiziano.